Novità per i modelli Intrastat
Secondo le indicazioni dell’Agenzia delle Dogane, d’intesa con Agenzia delle Entrate e Istat
(determinazione n. 493869/2021), dal 1.01.2022 sarà introdotto il modello Intra 1-sexies con cui gli
operatori possono dichiarare il trasferimento delle merci all’estero presso il destinatario finale con
differimento della cessione vera e propria al momento del prelievo dei beni dal cliente finale nel
proprio Stato estero (call-off stocks).
È eliminata, per gli acquisti intracomunitari, la presentazione del modello Intrastat trimestrale.
Inoltre, per la presentazione mensile è innalzata a 350.000 euro la soglia degli acquisti totali
effettuati nel trimestre ovvero in uno dei quattro trimestri precedenti. Nel modello non è più
richiesta la compilazione delle informazioni relative a Stato e codice Iva del fornitore e ammontare delle
operazioni in valuta.
Per le cessioni intraUE è previsto il nuovo obbligo di inserire, ai fini statistici, l’informazione
relativa all’origine non preferenziale dei beni spediti in altro Stato membro. Il dato sull’origine
segue le regole doganali: per le merci unionali bisogna far riferimento allo Stato membro in cui il bene è
ottenuto o prodotto, ovvero, nel caso in cui la produzione riguardi più Stati membri lo Stato in cui i beni
sono stati sottoposti all’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale, economicamente giustificata.
Per i beni non unionali bisogna far riferimento alle regole doganali relative all’attribuzione dell’origine
non preferenziale. Questa informazione non è sempre a disposizione dell’operatore nazionale e questo
potrebbe creare problemi alle imprese che dal 2022 dovranno organizzarsi per acquisire e comunicare
correttamente l’informazione sul modello Intra 1-bis.
È prevista una semplificazione sia per le cessioni e gli acquisti Intra-Ue, per le spedizioni e gli
arrivi di beni di valore inferiore a 1.000 euro. Per questi trasferimenti non è necessario indicare
in modo specifico il dato della classificazione doganale dei singoli beni (nomenclatura
combinata), ma è possibile utilizzare il codice unico «99500000». Un’altra novità riguarda la
compilazione del codice della natura della transazione, ossia il dato che individua la ragione del
trasferimento (acquisto, vendita, restituzione, sostituzione in garanzia e lavorazione conto terzi). In
particolare, per i soggetti che effettuano o presumono di effettuare trasferimenti Intra-Ue superiori a 20
milioni di euro viene richiesta, oltre alla compilazione del dato ad una cifra (colonna A), anche il
dettaglio della seconda cifra (colonna B). Per esempio, in caso di lavorazione conto terzi senza
passaggio della proprietà con rientro delle merci nello Stato membro iniziale viene richiesto di indicare
in colonna A il codice 5 e in colonna B il codice 1.
Per il modello Intra 2-quater servizi ricevuti, sono previste sostanziali semplificazioni: è abolito
l’obbligo di presentazione del modello con cadenza trimestrale; è cancellato l’obbligo di fornire le
informazioni relative a codice Iva del fornitore, ammontare delle operazioni in valuta, modalità di
erogazione, modalità d’incasso e Paese di pagamento.