La Fattura elettronica un pretesto per penalizzare le associazioni
Il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2019, approvato in via definitiva, dispone l’applicazione
del regime dell’inversione contabile per l’emissione della fattura elettronica con il versamento del 100%
dell’Iva incassata anche per le società e associazioni sportive, enti non commerciali e pro loco in regime
di L. 398/1991.
Tali società potranno continuare a emettere, alla stregua dei soggetti minimi e forfettari, le fatture
cartacee nel caso non superino il livello di 65.000 euro di proventi. I medesimi soggetti, invece, che nel
periodo di imposta precedente superano il citato limite saranno costretti a emettere la fattura elettronica, applicando il regime dell’inversione contabile. Appare quindi obbligata, in tali casi, l’uscita dal regime forfettario e la determinazione dell’Iva nei modi ordinari.
Si ricorda che l’attuale regime 398/1991 prevede il versamento, da parte della società sportiva, del solo
50% dell’iva sulle vendite, mentre secondo le nuove disposizioni l’ente non incasserà nulla a titolo di iva,
continuando, peraltro, a non detrarre l’iva sugli acquisti. Venendo meno il riversamento del 50% dell’iva,
che costituisce un importante sostegno al settore, gli enti sono a rischio chiusura.