Bonus casa, allo studio il ripristino delle cessioni multiple
Il Governo sta lavorando a un nuovo decreto per correggere la norma del Sostegni-ter che blocca le cessioni multiple dei crediti di imposta; un’altra questione spinosa, che ora sta bloccando Cassa Depositi e Prestiti, Poste e alcune banche, riguarda le frodi già subite sui bonus (almeno 2 miliardi) e che hanno comportato il sequestro dei crediti fiscali da parte delle procure.
La decisione dell’esecutivo di cambiare le regole in corsa quando ormai il mercato era partito e le imprese avevano fatto affidamento sulle prospettive di business potrebbe, secondo alcuni, aprire a class action. L’ipotesi più percorribile per il ripristino delle cessioni multiple è ammettere a quelle operazioni i soggetti vigilati dalla Banca d’Italia (art. 106 Tub) e, dunque, obbligati alle segnalazioni antiriciclaggio e anche, come sollecitato dal mondo bancario, le società veicolo riconducibili agli istituti di credito.
Un correttivo di questo tipo rimetterebbe in corsa anche altri operatori, come alcune utility, che hanno nel gruppo società di pagamenti (Imel) e che quindi sono soggetti vigilati. Tuttavia, nonostante una correzione di questo tipo, che riaprirebbe il mercato secondario, tutto il meccanismo farebbe in ogni caso fatica a rimettersi in moto finché non sarà chiarita la catena dei rischi e delle responsabilità.